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Le modalità P/S/A/M

Molte fotocamere digitali compatte offrono la scelta fra diverse modalità di ripresa.

Questo articolo cerca di chiarire l’uso e le funzioni delle modalità P/A/S/M.

La sigla significa: P = Program, A = Aperture Priority, S = Shutter Priority, M = Manual.

Diversamente dalla modalità Auto, che affida ad un algoritmo la scelta dei parametri di ripresa, le modalità P/A/S/M lasciano al fotografo un certo controllo sul processo di cattura dell’immagine. Ognuna di queste modalità permette di esercitare un controllo su distinti organi e funzioni della camera.

Modalità Programma (P)

La modalità Programma è molto simile alla modalità Auto, tanto che alcuni costruttori usano i due termini in modo intercambiabile. Ambedue lasciano alla camera la scelta dell’apertura del diaframma e della velocità dell’otturatore, però la modalità P permette di intervenire su varie altre regolazioni come il bilanciamento del bianco, la compensazione dell’esposizione, misurazione spot, foto macro ecc.

Per esempio, un’apertura f8 a 1/125 sec. produce un’immagine con una grande area a fuoco (grande profondità di campo) potendo anche bloccare un oggetto che si muove a bassa velocità, mentre un’apertura f2.8 ed un tempo di posa di 1/750 sec. provoca la sfocatura dello sfondo (bassa profondità di campo) ma riesce a catturare soggetti in movimento veloce. Tipico utilizzo:

La modalità Programma assicura automaticamente la corretta combinazione di apertura e di tempo di esposizione, ma permette al fotografo di selezionare altri importanti parametri, come la scelta del bilanciamento del bianco per adattarsi alla illuminazione ambientale.

Priorità di apertura (A)

Come dice il suo nome, questa modalità lascia al fotografo la scelta del diaframma, mentre la camera calcola il tempo di esposizione più adatto. Controllare l’apertura significa controllare la profondità di campo dell’immagine.
La regola è la seguente: grande apertura (basso valore f) = minore profondità di campo, piccola apertura (alto valore f), = grande profondità di campo.

Naturalmente, poiché l’apertura determina la quantità di luce che entra nella camera e raggiunge il sensore, occorre adattare la velocità dell’otturatore per ottenere la giusta esposizione per una data luminosità ambientale. Piccole aperture richiedono tempi lunghi, mentre grandi aperture richiedono alte velocità dell’otturatore.

Tipico utilizzo:

La priorità di diaframma è utile quando si desidera avere lo sfondo sfocato (bassa profondità di campo) come quando si catturano immagini macro. Selezionando la massima apertura possibile (f2.8) e stabilizzando la camera, diminuisce la profondità di campo permettendoci di ottenere un soggetto perfettamente a fuoco sullo sfondo sfocato.

Inoltre, la priorità di diaframma viene utilizzata nella ritrattistica. Selezionando un’ampia apertura si ottiene uno sfondo leggermente sfocato sul quale il soggetto risalterà meglio.

Priorità dei tempi di posa (S)

La priorità del tempo di posa è l’esatto opposto della priorità di apertura, lasciandoci la scelta del tempo di posa mentre la camera calcola la corrispondente apertura del diaframma. In questo modo possiamo scegliere se bloccare un soggetto in movimento, o ottenere un soggetto sfocato con la scia. A seconda del tempo selezionato, l’immagine avrà una minore o maggiore profondità di campo in funzione dell’apertura adottata dalla camera.

Tipico utilizzo:

La priorità del tempo di posa è perfetta nella ripresa di scene di sport, oppure quando si tenta di ottenere immagini chiare di bambini o animali iperattivi. Tuttavia ciò risulta possibile solo se abbiamo a disposizione molta luce, perché tempi veloci richiedono aperture piuttosto ampie per consentire a quanta più luce possibile di entrare nella camera in un breve tempo.

Modalità Manuale (M)

Modalità Manuale significa pieno controllo, scelta manuale sia dell’apertura che della velocità di scatto, guidati dal sistema automatico di misurazione della luminosità ambientale per poter avere una corretta esposizione. Mentre tutti gli altri parametri possono essere anche impostati manualmente, in Manualela compensazione dell’esposizione non è disponibile, lo stesso effetto può essere ottenuto con leggere variazioni dell’apertura o del tempo di esposizione. La modalità Manuale è particolarmente utile quando si usa un flash esterno perché viene assicurata la sincronizzazione, cioè si impostano tempi lunghi per assicurarsi che il diaframma sia aperto mentre il flash interviene. Questa modalità è ideale per catturare fotografie di notte, o per ottenere effetti speciali come sovraesposizioni o sottoesposizioni.

Tipico utilizzo:

Diversamente dalla priorità di tempo di posa, la modalità Manuale è ideale per lunghe esposizioni e per la fotografia notturna. Poiché sia l’apertura che la velocità di scatto sono controllate dal fotografo, le foto potranno essere più o meno luminose di quanto la fotocamera avrebbe altrimenti prodotto automaticamente.

E poi la modalità Manuale è ideale per lavorare in ambienti in cui la luminosità ambientale è perfettamente controllata, come in uno studio fotografico.

Conclusione

Comprendere bene la funzione e l’uso delle modalità P/A/S/M consente al fotografo quella flessibilità che non è permessa dalle modalità preimpostate, per quanto queste possano essere ben realizzate. Familiarizzarsi gradualmente con queste funzioni che scavalcano le impostazioni di default, garantisce risultati sempre migliori. Con la pratica frequente ed una comprensione più completa di come funziona una fotocamera, le soddisfazioni non tarderanno a venire.

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