Erede diretto del FOTOGIORNALISMO, o reportage fotografico, il VISUAL STORYTELLING rappresenta oggi la comunicazione non verbale per eccellenza. Nella sua forma più efficace, essa fa leva su due fattori: percezione ed interpretazione:
Dal momento che il nostro cervello è costretto a trasformare un’immagine bidimensionale ad uno scenario tridimensionale per renderlo comprensibile (percezione basata sul bagaglio personale di esperienza visiva), la lettura di un portfolio diventa un processo innato, immediato e naturale. Il riconoscimento istintivo delle immagini è un processo più veloce della descrizione razionale delle immagini, quindi -in un primo momento- sfugge alla lettura critica delle forme e dei contenuti, che arriva con una lettura successiva. La sequenza delle immagini della story, suggerisce inoltre la chiave di lettura ed il discorso narrativo, forzando o suggerendone l’interpretazione.
Le immagini più efficaci sono quelle che non hanno bisogno di spiegazioni o didascalie: parlano da sole (in tutte le lingue del mondo!) e si auto-descrivono.
VISUAL STORYTELLING: La comunicazione per immagini semplice, multilingue, veloce!
Alcuni esempi:
GARDA: SUI PASSI DEI VECCHI FOTOGRAFI
GARDA NEL 1926 GARDA NEL 2016 La torre da cui sono state scattate le foto Panoramica del golfo di Garda
Cantina Costadoro – Sboccatura spumante
OSCAR SANDRI SCULTORE – DALL’IDEA ALL’OPERA
Le bisse sul lago di Garda.
Un viaggio su imbarcazioni a quattro remi rare, veloci e prestigiose.
La voga “alla veneta” sopravvive e fa parlare di sé grazie a gruppi di appassionati sportivi sui laghi di Garda e di Iseo